Terme di Caramanico, Marsilio: tutti al lavoro per trovare la migliore soluzione percorribile

(Regflash) – L’Aquila, 13 feb. L’obiettivo del presidente Marsilio e dell’intero Governo regionale è quello di trovare per Caramanico Terme la soluzione migliore, che possa rendere fruibile la struttura, inserendola in un sistema di termalismo regionale, capace di essere fortemente attrattivo.
Il presidente Marsilio ha risposto alla lettera del 6 febbraio con cui il sindaco di Caramanico Terme, Franco Parone, chiedeva “…in caso di rinuncia o decadenza della seconda e ultima società concorrente al bando per l’assegnazione della sorgente ‘Santa Croce Pisciarello’, l’assegnazione di detta sorgente al Comune di Caramanico Terme evitando una nuova asta pubblica e il conseguente ulteriore allungamento dei tempi di riutilizzo della sorgente medesima”.

Nella lettera Marsilio ha sottolineato che “la richiesta avanzata ancorché apparentemente la più agevole, sia ad oggi la meno percorribile. Si scontra con il complesso di norme e regolamenti che regolano le procedure di assegnazione”.
Il presidente Marsilio ha, inoltre, ricordato che da mesi è oggetto di pesanti critiche da parte di partiti e consiglieri di minoranza in Consiglio regionale secondo i quali “la Regione avrebbe dovuto garantire la messa all’asta della concessione delle acque termali unitamente allo stabilimento oggetto della procedura fallimentare. Questa situazione è stata verificata potendo sembrare la via più breve diretta per concludere positivamente la crisi – ha aggiunto il presidente della Regione – ma la stessa scelta presentava ostacoli normativi che impedivano di percorrerla. Lo stesso vale per la reiterata richiesta di acquistare il bene all’asta da parte della Regione”.

Nella lettera il presidente Marsilio ricorda al sindaco che questo Governo regionale “si è prontamente adoperato presso il tribunale fallimentare al fine di sensibilizzarlo sulla possibilità di concedere un affidamento provvisorio. L’attenzione di questa amministrazione verso il termalismo è dimostrato da quanto operato per le terme di Popoli e quelle di Rivisondoli con un obiettivo di rilanciare un settore che era in totale stato di crisi. Rigetto l’accusa di aver favorito un comune piuttosto che un altro, l’Abruzzo deve crescere tutto insieme. È proprio per questo abbiamo deciso di inserire all’interno della programmazione FSC 21-27 un finanziamento di 9,5 milioni di euro, come richiesto dalla precedente amministrazione di Caramanico, per la realizzazione del complesso delle piscine termali, finanziamento che potrebbe definirsi record per il settore”.

Oltre a questo finanziamento a fine luglio dello scorso anno è stato dato in concessione al Comune l’utilizzo, non sanitario o ludico-ricreativo, delle acque delle terme di Caramanico per metterle a disposizione degli operatori turistico alberghieri come avviene in tutte le principali località termali. “Siamo in attesa di conoscere quali attività siano state poste in opera allo scopo in questi sei mesi”

La lettera si conclude con l’auspicio del presidente della Regione Abruzzo a un ritorno del prezzo a base d’asta a livelli più appetibili “tali da stimolare realmente il mercato e individuare un soggetto privato che possa davvero investire nel rilancio del parco termale. Mi auguro però – ha concluso Marsilio – che gli ingenti finanziamenti stanziati a favore della vostra amministrazione comunale possono essere messi presso in opera garantendo, da parte del Comune, quella continuità amministrativa che permette di realizzare attività lunghe e complesse nonostante l’alternarsi delle amministrazioni.

Il presidente Marsilio si è anche dichiarato disponibile a ridiscutere “della concessione delle acque del Comune nella loro totalità e a fini prevalentemente sanitari nella malaugurata ipotesi in cui non dovesse profilarsi in un orizzonte di breve termine una congrua soluzione di mercato”.U.S. (Regflash) 2025/02/13