(REGFLASH) Pescara, 22 gen. - Regione Abruzzo, amministrazioni comunali coinvolte, Wwf, Legambiente e il comitato spontaneo "Gestione partecipata territorio" hanno sottoscritto congiuntamente una richiesta formale - inviata ai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico - per chiedere il blocco definitivo del progetto di sfruttamento del giacimento di gas del Lago di Bomba, in Val di Sangro.
Il documento è stato firmato questa mattina a Pescara e fa seguito alla ripresentazione del permesso di coltivazione da parte della società Cmi, dopo che il Consiglio di Stato aveva già bocciato analoga istanza di un'altra compagnia, in virtù del principio di precauzione, a causa dei rischi idrogeologici rilevati nell'area. Nella lettera siglata oggi, si chiede ai ministeri non solo di fermare l'iter autorizzativo, ma anche di dichiarare l'impossibilità di sfruttamento del giacimento di gas naturale di Bomba, così da scongiurare in futuro il deposito di altre istanze.
La Regione ha già posto in essere una serie di atti per contrastare il progetto della Cmi: dalla segnalazione delle presunte irregolarità nella composizione del comitato Via nazionale, fino al diniego della proroga per l'assegnazione delle aree industriali su cui andrebbe a insistere l'impianto. (REGFLASH) FRAFLA 180122