Pescara, 27 set. - Il Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo punterà, nei prossimi due anni, a valorizzare il Turismo delle Radici e ad orientare le proprie iniziative verso progetti di attrazione in Abruzzo degli emigrati e dei loro discendenti. È stato questo uno degli argomenti più importanti trattati all'assemblea annula del Cram, alla presenza del presidente della Giunta regionale Marco Marsilio, dei consiglieri componenti del Cram, Roberto Santangelo, Sara Marcozzi e Sabrina Bocchino, e dei 30 delegati provenienti da ogni parte del mondo.
Al “focus” sul Turismo delle Radici hanno preso parte, tra gli altri, il consigliere d’Ambasciata Giovanni Maria De Vita, responsabile per il ministero degli Esteri del progetto nazionale, e Marina Gabrieli, coordinatrice generale per le regioni italiane.
Il “Turismo delle Radici” interessa potenzialmente un bacino stimato tra un milione e un milione e 200mila discendenti di emigrati abruzzesi nel mondo, che risiedono soprattutto nelle Americhe, in Australia, in Sud Africa e nei Paesi europei. Non si tratta di semplici viaggiatori: il turista delle radici è innanzitutto un investitore e un "ambasciatore" dei territori, che custodisce tra i beni più preziosi della storia familiare. Il Turismo delle Radici è una parte significativa di un settore strategico dell’economia italiana, quello turistico, al quale il MAECI guarda con particolare interesse ed impegno in un’operazione di sistema che coinvolge anche il ministero per i Beni culturali, e a cui destina, come soggetto attuatore, 20 milioni di euro derivanti dal PNRR.
Alla presenza dell’assessore al Turismo Daniele D’Amario, i rappresentanti del ministero degli Esteri hanno illustrato le modalità dell'intervento a cominciare dalla nomina di una serie di coordinatori regionali che dovranno sovrintendere al tavolo di raggruppamento sul territorio che coinvolgerà rappresentanti del mondo del turismo e dell’emigrazione.
Dall’approfondimento di queste tematiche è nata la consapevolezza, da parte dei consiglieri del CRAM, di contribuire ad incentivare la promozione dell’Abruzzo come terra dei borghi e delle tradizioni più autentiche, e di poter attuare – di concerto con la Regione- progetti in linea con questo settore strategico al quale saranno assegnate risorse straordinarie in vista del 2024.