(REGFLASH) Pescara, 29 ott. - 450 domande di finanziamento per 30 milioni di euro hanno posto l’Abruzzo al 5° posto tra le regioni italiane. Si tratta di una regione “strategica sull’asse adriatico che denota la vitalità del sistema imprenditoriale”. Lo ha detto Carlo De Simone di SIMEST, società del Gruppo Cassa depositi e prestiti nel corso del webinar “Gli strumenti finanziari per il rilancio dell’Abruzzo” svoltosi questa mattina. L’evento organizzato dalla Regione Abruzzo e dall’ARAP ha avuto l’obiettivo di porsi a fianco delle imprese e dei cittadini per approfondire gli strumenti finanziari disponibili per il rilancio dell’Abruzzo. Rilancio che il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio ha voluto evidenziare: “Abbiamo approvato il finanziamento di 70 milioni di euro su tutti gli interventi del “Cura Abruzzo” e dei bandi sul fondo perduto. 75 schede progettuali per la ripresa e lo viluppo del territorio saranno messe a disposizione sul sito della Regione Abruzzo”. Sono solo alcune delle numerose iniziative che proseguono sulla base del dialogo con il territorio anche in vista della nuova programmazione europea 2021-2027. E secondo la previsione di analisi dell’ufficio SACE, annunciata da Mariangela Siciliano, è atteso un recupero importante nel 2021/2022 soprattutto nel settore dei beni e servizi. Un plauso per l’iniziativa è arrivata dal neo assessore alle attività produttive Daniele D’Amario che ritiene fondamentale valutare gli strumenti atti al rilancio dell’economia abruzzese: “Spero di portare avanti il lavoro intrapreso dal mio predecessore Mauro Febbo e di esserne all’altezza” ha detto nel suo intervento di saluto.
TUTTE LE OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE E LE START UP. Numerose le imprese e i rappresentanti del mondo economico, sociale e istituzionale che questa mattina hanno partecipato in webinar al seminario “Gli strumenti finanziari per il rilancio dell’Abruzzo” organizzato dalla Regione Abruzzo e da Arap. Nella stanza virtuale, moderata dal direttore del dipartimento della presidenza Emanuela Grimaldi, si sono avvicendati relatori delle più importanti strutture finanziarie regionali e nazionali operanti sul territorio abruzzese. “La Regione Abruzzo – ha detto la Grimaldi – ha reagito con risolutezza alla pandemia attraverso un’analisi dei fabbisogni reali e la partecipazione attiva alle risorse messe a disposizione dal Governo e dall’Unione Europea”. Dei finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione, con possibilità di accesso alla liquidità, senza necessità di prestare garanzie ha parlato Carlo De Simone di Simest. Supporto strategico per accompagnare le aziende nella redazione di piani di export in questa fase di recupero è stato uno degli argomenti affrontati da Mariangela Siciliano di Sace. Alberto Castronovo di Cassa Depositi e Prestiti ha annunciato l’inaugurazione dello sportello in Abruzzo a Chieti la prossima settimana. Un focus Castronovo lo ha rivolto al fondo rotativo per il sostegno alle imprese, gestito dalla finanziaria regionale, che prevede un contributo a fondo perduto e permette un effetto leva sulle risorse messe a disposizione dalla Regione Abruzzo. L’obiettivo di affiancare efficacemente le istituzioni è stato espresso da Andrea Benassi del Gruppo Bancario Cooperativo “fedele alla vocazione locale e di prossimità”. Benassi ha anche illustrato le azioni di contrasto alla pandemia e le provviste messe in campo a favore del comparto turistico e di quello agricolo. Gli strumenti a sostegno delle start up sono state affrontati da Massimo Calzoni di Invitalia: “Lo strumento fiore all’occhiello è ‘Smart e Start’ recentemente rifinanziato con 100 milioni di euro. E in Abruzzo le start up hanno una premialità – ha detto - il 30% del finanziamento non deve essere restituito”. L’Abruzzo è anche una delle regioni in cui è possibile realizzare iniziative imprenditoriali con la misura ‘Resto al sud’. Le opportunità per i progetti green sono state illustrate da Ferran Minguella della Banca europea per gli investimenti, che ha parlato di un incremento del 20 % di nuovi finanziamenti dal 2019 al 2025 e dell’attivazione di 1000 miliardi di investimenti a favore del clima nel prossimo decennio.(REGFLASH) US/201026