(REGFLASH) Pescara, 25 nov. - Dall'assessore alle Politiche sociali, Pietro Quaresimale, riceviamo e pubblichiamo.
"Combattere la violenza contro le donne deve essere il nostro impegno quotidiano. Lo facciamo ogni giorno come politici, uomini e amministratori con risultati spesso alterni ma con la convinzione che alzare l'asticella della sensibilizzazione verso temi delicati come questo rappresenti l'unica strada percorribile. Il fatto che tematiche di questa natura siano entrate nell'agenda politica è il segno di un cambiamento che può solo favorire il difficile processo di sensibilizzazione. Il nostro impegno politico è un impegno soprattutto amministrativo, fatto di interventi mirati sul territorio per ridurre quanto più possibile il rischio di violenza sulle donne che mina la convivenza sociale. Il coinvolgimento e l'ascolto di chi ogni giorno è in prima linea per combattere questo fenomeno devastante sono il punto di partenza necessario per realizzare qualcosa di concreto sul territorio, in grado di dare un supporto vero e qualificato a tutte quelle donne rimaste ingabbiate in una rete di violenza che molte volte si traduce in un esito drammatico. La nostra azione politica per combattere la violenza alle donne e, più in generale, la violenza di genere deve guardare soprattutto le vittime, indicare e finanziare per loro un percorso di recupero, di ritorno alla vita civile, fuori da un meccanismo che ha trasformato la quotidianità in un incubo.
Questo percorso che segna il "ritorno alla vita" può essere tracciato solo grazie al lavoro e alla collaborazione di tutti i soggetti che animano la rete regionale di contrasto alla violenza di genere. La Giunta regionale e l'assessorato alle Politiche sociali hanno messo in campo misure concrete, finanziato progetti di recupero, aiutato finanziariamente tutte quelle strutture rifugio in grado di dare assistenze alle vittime delle violenze. La rete dell'assistenza, tra Centri Antiviolenza e Case rifugio, in Abruzzo è molto ben organizzata e la regione si contraddistingue a livello nazionale per il numero di strutture che operano ogni giorno. E sempre su questo terreno l'Abruzzo è pronto a realizzare un Centro di recupero per soggetti maltrattanti, cioè soggetti che si sono resi autori di atti di violenza e che per questo necessitano di percorsi di recupero sociale e culturale di ritorno al rispetto della vita e della libertà altrui.
Impegno diretto e quotidiano, abbiamo detto. Ma questa guerra contro la violenza di genere si gioca anche sul piano della comunicazione e della conoscenza, strade destinare a segnare il percorso di sensibilizzazione. Solo comunicando si riesce a sensibilizzare e, d'altro canto, solo la conoscenza alza il grado di sensibilità Questo è il nostro impegno in favore della lotta alla violenza di genere e alla discriminazione. E siamo pronti ad accogliere tutti coloro che con noi vogliono condividere questa idea oppure portare contributi fattivi. Perché questa non è una guerra che si vince da soli". (REGFLASH) IAV 211125