(REGFLASH) Pescara, 8 feb. - “Per la prima volta ci troviamo di fronte ad un piano dettagliato e soprattutto in armonia con la normativa nazionale e questo ci permetterà di usufruire di tutti i finanziamenti previsti”. Lo afferma l’assessore regionale alle Politiche sociali, Pietro Quaresimale, in risposta alle dichiarazioni del consigliere regionale, Domenico Pettinari, sul nuovo Piano sociale 2022-2024 approvato dalla Giunta regionale alla fine dell’anno scorso. L’assessore Quaresimale nel rispondere a Pettinari affronta tutte le problematiche sollevate dal consigliere.
“Nel Piano triennale – afferma – c’è l’indicazione per ognuna delle aree sociali e dell’inclusione sociale delle risorse nazionali e regionali ordinarie per le politiche sociali e di carattere straordinario quali il PON inclusione, il REACT Eu e il Pnrr con una dotazione complessiva di oltre 350 milioni di euro. Per la prima volta sono prese in considerazione tutte le categorie fragili con precisi riferimenti ad un sistema omogeneo di Leps e con l’indicazione delle risorse per la povertà e l‘inclusione sociale. Non solo, tutto il Piano sociale regionale viene implementato con un preciso nomenclatore nazionale dei servizi alla persona e con una omogeneità programmatoria. E’ chiaro – aggiunge Quaresimale – che risulta priva di ogni fondamento l’affermazione che il Piano non ha recepito i Leps in quanto proprio il primo capitolo del Piano costruisce un preciso e dettagliato sistema in riferimento alla normativa nazionale dei nuovi Leps e potenziamento servizi del Piano sociale nazionale 2021-2024, fornendo ai Comuni e ambiti sociali una cornice chiara e dettagliata per la loro implementazione in forma omogenea su tutto il territorio regionale.
Per quanto riguarda l’applicazione delle tariffe, il consigliere regionale purtroppo ignora che già esiste un atto di indirizzo applicativo Isee approvato nel 2017 e che il nuovo Piano ne prevede espressamente l’aggiornamento entro 60 giorni dall’approvazione con l’indicazione che per buona prassi i nuovi indirizzi di compartecipazione dovranno essere discussi con la cabina di regia e con gli Ambiti sociali. Nel Piano, inoltre – sottolinea Quaresimale – ci sono precisi riferimenti sulla necessità di aggiornare la legge regionale sull’accreditamento dei servizi alla persona, mancante di un regolamento attuativo e non più adeguata alle nuove esigenze sociali. Proprio per non ripetere gli errori del passato, il nuovo Piano prevede che entro 60 giorni dalla sua approvazione si proceda all’emanazione in forma condivisa con gli attori regionali che operano nel sociale ad emanare: le linee guida con la convenzione per l’integrazione socio sanitaria, per la redazione dei piani distrettuali di ambito sociale; di approvare il formulario aggiornato ai nuovi Leps; approvare l’atto di indirizzo applicativo per gli ambito sociali per l’iter programmatorio locale e la concertazione e redazione entro 120 giorni; approvazione dell’atto di indirizzo per l’aggiornamento dei regolamenti sociali degli ambiti distrettuali, del sistema tariffario e di compartecipazione alla spesa sociale e sociosanitaria. In ultimo, il Piano concentra l’attenzione anche sulle politiche giovanili di inclusione sociale con precisi riferimenti a misure nazionali e regionali: servizio civile, POR FSE, legge Politiche giovanili ed altri interventi previsti nel Pnrr. Come si vede – conclude Quaresimale – si tratta di una sfida complessa che vede un impegno di risorse mai visto in prima e che proprio per la sua complessità e vastità ha bisogno per essere attuato dell’apporto di tutti, soggetti che operano nel sociale ma anche rappresentanti delle istituzioni. Chi vuole fare polemica su un Piano sociale in fase di avvio, evidentemente, non ha alcuna intenzione di raccogliere la sfida”. (REGFLASH) COM. ASS. 220208