(REGFLASH) Pescara, 7 set. - "I casi sono due: o il consigliere Mauro Febbo non sa leggere i verbali del Tavolo di Monitoraggio, non essendosi mai occupato di sanità, oppure strumentalmente fa finta di non saperli leggere".
Lo afferma l'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, replicando all'esponente di Forza Italia e in particolare sui 69 milioni e 700mila euro riconosciuti alla Regione Abruzzo per gli adempimenti Lea (i livelli essenziali di assistenza) del 2015.
"Febbo sa benissimo - spiega Paolucci - che le verifiche sugli adempimenti Lea avvengono a distanza di 24 mesi dal periodo a cui si riferiscono, tanto è vero che tutte le Regioni (quelle ovviamente più virtuose) sono alla verifica dei Lea del 2015. Del resto, quando lo stesso Febbo lasciò il governo della Regione nel 2014, l'Abruzzo era ancora inadempiente rispetto ai Lea del 2011. In questo verbale, invece, come ampiamente dimostrabile dalla lettura dei documenti, viene riconosciuto alla Regione non solo un valore molto positivo dei Lea, ma anche un miglioramento della qualità delle cure. Di qui la premialità di 69 milioni e 700mila euro, che i tecnici chiamano 'residui 2015', e che spettano proprio quando si è adempienti rispetto agli obiettivi fissati".
Sui Lea c'era stato uno scontro in Consiglio regionale tra l'assessore e il consigliere di minoranza.
"Mi attendo anzi le scuse da parte di Febbo - conclude Paolucci - perché proprio in Aula, ed è ai verbali della seduta, disse che avrebbe voluto vedere come avremmo risolto il nodo dei Lea. Questo governo regionale lo ha risolto ed ha ottenuto un punteggio pari a 182, mai raggiunto dall'Abruzzo. D'altra parte come non ricordare che Febbo fu quello che propose al posto del Cardiochirurgico di Chieti (un polo da 12mila metri quadrati, da noi aperto e attrezzato), un centro studi per gli anziani". (REGFLASH) US 170917