Nel giorno consacrato al “Sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, si sono svolte - l'8 agosto scorso - le commemorazioni per il sessantesimo anniversario della tragedia di Marcinelle, costata la vita a 136 minatori italiani, di cui 60 abruzzesi, l’8 agosto del 1956. Le celebrazioni hanno interessato l’intera mattinata.
Dapprima, alle 8h10, sul sito del “Bois du Cazier”, sede della miniera, 262 rintocchi di campana hanno ricordato ciascuna delle vittime. Successivamente, alla presenza di ministri del culto appartenenti a religioni differenti, si é svolta una celebrazione religiosa.
Al termine, le delegazioni hanno reso omaggio alla vittime con una deposizione di composizioni floreali presso vari siti: il Monumento comune ed il Monumento alle vittime italiane, ed infine in prossimità del sito della miniera, dove oggi sorge un Museo che é stato dichiarato Patrimonio universale dell’umanità dall’Unesco.
Come ogni anno, insieme alla Regione Abruzzo erano presenti il C.R.A.M - Consiglio regionale degli Abruzzesi nel Mondo, le Associazioni degli Abruzzesi del Belgio oltre ad altri esponenti delle Istituzioni, Italiane e beghe.
La tragedia della miniera di Marcinelle, insieme a quella di Monongah, in West Virginia, e Dawson, nel Nuovo Messico, é annoverata tra le più sconvolgenti e dolorose della storia dell’emigrazione.
(Direzione Affari Presidenza - Attività di Collegamento U.E.- 22.08.2016)