Per affrontare le sfide della transizione, il parere del Presidente Marsilio propugna la neutralità tecnologica e il sostegno finanziario nel quadro di una politica di coesione riformata

Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre 2024
Per affrontare le sfide della transizione, il parere del Presidente Marsilio propugna la neutralità tecnologica e il sostegno finanziario nel quadro di una politica di coesione riformata

Nel corso della 162^ sessione plenaria del Comitato europeo delle regioni è stato adottato definitivamente il parere “Una transizione giusta per tutte le regioni dell’U.E.” del Presidente Marco Marsilio.

E' la prima volta che un Presidente della Regione Abruzzo viene incaricato di redigere un parere che consegue ad una strategia  complessiva del Comitato, quella dell’automotive, che ha tra i suoi corollari anche l’Alleanza delle regioni Automotive in seno allo stesso Comitato.  A coadiuvarlo in questo gravoso impegno é stato l'Amministratore Delegato della Finanziaria Regionale abruzzese (FIRA), Prof. Stefano Cianciotta.

Nel parere, il Presidente, a nome dell'assemblea dei rappresentanti locali e regionali dell'U.E., sostiene l’importanza della neutralità tecnologica e del sostegno finanziario nel processo di transizione verde con un approccio che salvaguardi le legittime aspettative dei territori per evitare gravi ripercussioni sull’industria, sui cittadini e sui lavoratori europei.

“Se vogliamo raggiungere alcuni dei più ambiziosi obiettivi di transizione" - ha dichiarato Marsilio - "dovremmo smettere di vietare attività produttive che sono in fase di transizione, come la produzione di veicoli con motore a combustione”. Occorre invece mettere in atto i “giusti incentivi” e sostenere la ricerca e “l’innovazione verso nuove soluzioni, come i biocarburanti”, che possono costituire un’alternativa sostenibile ai carburanti tradizionali.

Il parere sottolinea, poi, come l’ambiziosa transizione dell’U.E. verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico abbia “profonde implicazioni” per tutte le regioni europee, tra le quali si annovera la Regione Abruzzo, presso la quale, nello stabilimento di Atessa della Stellantis (ex Sevel), si producono circa metà dei veicoli complessivamente prodotti in Italia.

Col parere si chiede, infine, che una giusta transizione diventi “parte essenziale di una politica di coesione riformata” che si concentri sul sostegno alle regioni che devono affrontare la trasformazione di industrie come quella della filiera automobilistica.

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