(REGFLASH) Pescara, 17 giu. - C'è una parte importante del Fesr Abruzzo 2014-2020 nel successo ottenuto dai ragazzi del liceo scientifico Filippo Masci di Chieti che si sono aggiudicati la prima posizione regionale nell'ambito del progetto nazionale "A scuola di open coesione". Sotto la lente d'ingrandimento dei giovani studenti del Masci, riuniti nel team "Error_4A4_" e coordinati dalla professoressa Stefania Ricciotti, è finito il progetto "Cyber Trainer", che la Regione Abruzzo finanzia nell'ambito dell'Asse I del programma Fesr 2014-2020. Tra i partner del progetto figurano Leonardo Spa, capofila, l'Università dell'Aquila e alcune Pmi del comparto elettronico regionale: Reiss Romoli, G&A Engineering, Tekne e Sintau.
Stimato con un costo complessivo di oltre 7 milioni di euro, Cybert Trainer prevede la realizzazione di un dimostratore per la simulazione di reti, sistemi e applicazioni in modalità realistiche, con l'obiettivo di facilitare l’addestramento di responsabili e operatori della cyber security, sia singolarmente che in gruppo. Gli studenti del liceo scientifico Masci sono entrati nel programma ed hanno analizzato tutti gli aspetti operativi del progetto coinvolgendo la Regione Abruzzo, la società capofila, Leonardo Spa, predisponendo infine un video esplicativo. "A scuola di open coesione" è un progetto didattico innovativo finalizzato a promuovere e sviluppare nelle scuole italiane principi di cittadinanza attiva e consapevole, attraverso attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali.
L'attività dei studenti Masci sul progetto Cyber Trainer è stata ritenuta dalla commissione nazionale la migliore a livello regionale. In questo senso, l'analisi e la ricerca degli studenti ha prodotto anche un interessante sondaggio sulla sicurezza informatica concluso proprio durante il lockdown per la pandemia Covid-19, cioè nel momento di massimo utilizzo della rete digitale con tutte le conseguenze connesse alla sicurezza informatica. Il lavoro contiene in sé elementi di forte attualità, ma l'aspetto importante è che esso fornisce uno spaccato interessante sul livello di conoscenza della rete dei più giovani, cioè di quella generazione digitale che ha fatto delle rete una delle condizioni principali di vita ma che ne ignora i pericoli. (REGFLASH) IAV 200617