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Dall'educazione ambientale all'educazione alla sostenibilità

Oggi parlare di educazione ambientale significa sempre più aprirsi ad un ampio ventaglio di tematiche tra loro trasversali, con l'obiettivo comune di puntare ad una diffusione della sostenibilità sul territorio.
Il concetto di sostenibilità implica che ciascuna azione per l'ambiente, inteso come sistema di relazioni connesse, non può prescindere dalle sfere del sociale, dell'economia, della politica, della tecnologia. Si tratta, indubbiamente, di un cambiamento culturale, che gli Enti e la cittadinanza cominciano ad avvertire con maggiore consapevolezza. E ne sono prova i piani d'azione che ciascun Ente sta redigendo per la mobilità urbana, per la gestione dei rifiuti, per l'incentivazione al risparmio energetico, per gli acquisti verdi pubblici e che danno ampio spazio alla fase dell'informazione, educazione e comunicazione ambientale e all'incentivazione a stipulare accordi di programma e protocolli d'intesa tra soggetti che operano sul territorio intorno ai temi della sostenibilità.
Sono, inoltre, in costante aggiornamento le direttive europee riguardanti le tematiche ambientali, che prevedono sempre di più l'inserimento di criteri non solo di efficienza, ma anche di sostenibilità, nella programmazione delle azioni di sviluppo dei singoli paesi comunitari.
Parlare di sostenibilità significa, quindi, sostenibilità energetica, mobilità sostenibile, riciclo dei rifiuti, consumo critico, educazione alimentare e alla salute, biodiversità, educazione al territorio e al paesaggio, cittadinanza, intercultura, diffusione delle buone pratiche.
Ci sono, dunque, segnali tangibili dell'affermarsi di una coscienza ambientale più forte.
Nel documento "Strategia d'azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia", redatto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e approvato dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) già il 2 agosto 2002, si esplicita che è fondamentale l'integrazione del fattore ambientale in tutte le politiche di settore.
L'integrazione delle politiche diventa un principio costituzionale anche per l'intera Europa. L'art. 6 del Trattato di Amsterdam, stipulato nel 1997 ad integrazione dei criteri di Maastricht per gli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, afferma che: "le necessità della protezione ambientale devono essere integrate nella definizione e implementazione delle politiche e delle attività comunitarie (…), in particolare con l'ottica di promuovere lo sviluppo sostenibile."
Dunque l'azione ambientale non va considerata come una politica settoriale, ma come un comune denominatore per tutte le politiche.

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