(REGFLASH) Pescara, 6 lug. "Il fattore tempo si rivelerà decisivo. Entro il prossimo mese di settembre, infatti, verrà licenziato il nuovo DEF, il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria, e come Regione Abruzzo dovremo essere in grado di chiudere tutte le partite in cui siamo impegnati sul fronte delle Infrastrutture". Lo ha ricordato, questa mattina, in Regione, a Pescara, il presidente della Giunta regionale Luciano D'Alfonso, nel corso della riunione che ha avuto con dirigenti e funzionari del dipartimento infrastrutture e trasporti. Incontro al quale ha preso parte anche il consigliere regionale delegato ai Trasporti, Maurizio Di Nicola.
"Se riusciremo ad evitare rallentamenti nell'attività amministrativa - ha detto D'Alfonso - eviteremo il rischio di vederci sottrarre parte della corposa mole di finanziamenti (quantificabili in circa 3 miliardi 200mila euro) che abbiamo ottenuto in questi 51 mesi di legislatura. Un lavoro costante - ha continuato il presidente - che ci ha consentito di ottenere diversi risultati importanti come quello del risanamento della Saga, gravata da debiti indeterminati, di riguadagnare un rapporto eccellente con Ryanair, di eliminare, con la nascita di Tua, buchi importanti manifestatisi nel corso delle precedenti gestioni delle società di trasporto pubblico regionale, ora confluite in un unico soggetto. Adesso, - ha aggiunto - siamo vicini alla terza fase di lavoro che coincide con la partita dell' acquisto dei materiali rotabili per i quali la Regione ha in pancia ben 100 milioni di euro".
Tuttavia, ci sono anche altre partite che richiederanno al Dipartimento infrastrutture e trasporti della Regione un impegno ed un particolare apporto quali-quantitativo. "Mi riferisco, in particolare, - ha sottolineato D'Alfonso - alle cospicue risorse Cipe presenti sul Masterplan per le quali occorrerà procedimentalizzare le procedure previste. Così come richiederà uno sforzo importante la partita del contratto di programma RFI-MIT che ci assegna una quantità di risorse mai vista in passato. Tuttavia, rispetto alla tematica della infrastrutturazione pesante ferroviaria, - ha continuato - bisognerà tallonare RFI per fare in modo che ci siano pareri collaborativi rispetto al soggetto attuatore della prodotto progettuale. Così come appare importante la partita legata ad una destinazione ottimale dell'Interporto Manoppello che oggi è una cattedrale nel deserto". (REGFLASH) DURA180706