Isolina è stata una persona che ha svolto la sua professione con serietà, con rigore e sempre mantenendo la schiena dritta e oggi la sua professionalità e la sua carica umana vengono ricordati come un simbolo". Con queste parole il Presidente della Regione, Giovanni Lolli, ha salutato l'inaugurazione della Sala Stampa della Regione Abruzzo, che porta il nome di Isolina Scarsella: giornalista aquilana scomparsa nel 2015 all'età di soli 50 anni che per tanti anni proprio in Regione ha lavorato come giornalista della Struttura Speciale di Supporto Stampa; collaboratrice del Messaggero, poi del Tempo e di numerose testate, Isolina è stata una professionista seria ed equilibrata, cronista scrupolosa e preparata rigorosamente attenta ai principi della buona informazione.
La Giunta regionale, con deliberazione n. 213, adottata il 10 aprile 2018, ha ritenuto doveroso intitolare a suo nome la Sala Stampa, riconosciuto come luogo di incontro e di scambio di opinioni tra professionisti dell'informazione. Il riconoscimento è da intendere quale ringraziamento ad una persona che ha contribuito alla crescita culturale e sociale della sua regione, attraverso una informazione di qualità improntata esclusivamente all'indipendenza da ogni potere e svolta nel rispetto assoluto della verità.
Ospite d'onore alla cerimonia di intitolazione della Sala Stampa, la signora Geldippe, madre di Isolina, accompagnata dalle sorelle, Annarita e Marina e dalle nipoti Eleonora e Martina. Erano presenti anche il prefetto dell'Aquila, Giuseppe Linardi, l'assessore Silvio Paolucci, l'arcivescovo emerito dell'Aquila, Giuseppe Molinari, il vice sindaco dell'Aquila, Guido Quintino Liris, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti d'Abruzzo, Stefano Pallotta. La targa e la Sala Stampa, sono state benedette dal titolare della Parrocchia di San Francesco d'Assisi di Pettino, don Dante Di Nardo.
"Con l'apposizione di questa targa", ha detto Lolli che ha svelato la targa insieme con la signora Geldippe, "abbiamo voluto rammentare che la Regione va avanti non solo per iniziativa dei politici che periodicamente vengono eletti dai cittadini, ma soprattutto per la grande attività svolta quotidianamente da tutti i lavoratori della Regione che i cittadini debbono conoscere e valorizzare di più: e Isolina era una di questi".
Per il presidente dell'Ordine dei giornalisti abruzzesi, Stefano Pallotta, "nell'assolvimento del proprio dovere professionale, Isolina riusciva a colmare la cultura della professione con quella della passione e della partecipazione". "L'intitolazione della Sala Stampa, luogo di incontro e di condivisione tra professionisti dell'informazione, ha detto Pallotta, "rappresenta un simbolo di un precariato che oggi investe decine di giornalisti abruzzesi e per questa ragione, al simbolo bisogna far seguire atti concreti per invertire la rotta".
"Un'iniziativa doverosa, per ricordare una collega che si è sempre distinta per professionalità, correttezza e umanità". Così è stata ricordata dal Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi che plaude all'iniziativa della Regione, "che offre riconoscimento alla figura di una collega che, sempre precaria, è stata un esempio di dignità e umanità indimenticabile: Isolina è morta senza aver mai avuto un contratto a tempo indeterminato, ma ha affrontato ogni suo giorno di lavoro con una determinazione che né le incertezze, né una lunga e debilitante malattia sono riuscite a scalfire".