Con il termine derivazione si definisce qualsiasi prelievo da corpi idrici (sotterranei o superficiali) realizzato mediante opere, manufatti o impianti fissi. Costituiscono la derivazione l'insieme dei seguenti elementi: opere di raccolta, regolazione, estrazione, derivazione, condotta, uso, restituzione e scolo delle acque.
L'acqua (superficiale e sotterranea) è un bene di tutti e come tale non può essere sfruttata illimitatamente e senza l'autorizzazione rilasciata dalle autorità preposte. Tutti i soggetti pubblici o privati che vogliono derivare acque pubbliche sul proprio terreno o sul terreno altrui, devono chiederne la concessione alla Regione Abruzzo ai sensi del Regolamento emanato dalla Regione Abruzzo il 13 agosto 2007 con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 3.
Sono definite (art. 8 D.P.G.R. 13 agosto 2007, n. 3/Reg.):
- piccole derivazioni da acque superficiali;
- piccole e grandi derivazioni da acque sotterranee;
- piccole e grandi derivazioni da acque sorgive.
Le competenze per i procedimenti concessori sono così ripartite (art.9 D.P.G.R. 13.08.2007, n. 3/Reg.):
- alle Provincie: tutte le piccole derivazioni;
- alla Regione Abruzzo, Dipartimento preposto alla gestione acqua: tutte le grandi derivazioni.