. (Regflash) - Avezzano, 19 dic. Una carrellata dell’intensa attività svolta in cinque anni di amministrazione regionale. Un confronto sulla politica agricola che ha messo in risalto le strategie adottate per promuovere lo sviluppo sostenibile e la competitività con misure urgenti e dirette, con aiuti economici e strumenti finanziari, a sostegno del settore agricolo abruzzese. L’incontro si è svolto ieri ad Avezzano, organizzato dalla Presidenza, insieme all’assessorato all’Agricoltura, in un’ottica di maggior livello di trasparenza dell’azione del Governo regionale, per rendere edotti i cittadini di quali siano state le scelte strategiche adottate e di ‘dove’ e ‘come’ siano state impiegate le risorse disponibili.
Il vice presidente con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha tracciato un bilancio partendo dai numeri eloquenti che testimoniano come il comparto sia in costante ripresa e guardando al futuro con la programmazione prevista dal Complemento di sviluppo rurale, (Csr), prosecuzione del Programma di sviluppo rurale (Psr) giunto ormai alle sue fasi conclusive.
Presente per i saluti istituzionali Giovanni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano mentre alla tavola rotonda sul tema “L’agricoltura in Abruzzo” hanno partecipato Mario Quaglieri, assessore al Bilancio e Strategia Nazionale Aree Interne (S.N.A.I.) e Massimo Verrecchia consigliere regionale. Per le associazioni di categoria sono intervenuti Pietropaolo Martinelli presidente Coldiretti Abruzzo, Nicola Antonio Sichetti presidente Cia Abruzzo, Fabrizio Lobene presidente Confagricoltura Abruzzo, Leo Spina presidente Copagri Abruzzo, Lino Paride Galante Presidente Liberi Agricoltori Abruzzo.
Le conclusioni sono state affidate al Presidente della regione Marco Marsilio.
“Abbiamo preso una Regione che era completamente in ginocchio, maglia nera in Italia e in Europa – ha detto il vice Presidente Imprudente - Non venivamo proprio considerati. Il Comitato di Sorveglianza ha certificato una grande capacità di innovazione e di cambiamento che c'è stato nel Dipartimento dell'Agricoltura con una capacità di spesa che è stata accelerata in maniera importante. Abbiamo erogato alle aziende abruzzesi in questi anni circa 450 milioni di euro che sono frutto dell'attività messa in campo di grande accelerazione e di erogazione delle risorse pubbliche agli agricoltori per far crescere le attività agricole. Abbiamo trovato un Dipartimento in ginocchio, l'abbiamo ricostruito. Oggi siamo credibili, ci sediamo su tavoli nazionali e su tavoli europei chiedendo a tutti il rispetto per l'Abruzzo ottenendolo.
Con il CSR avremo a disposizione 354 milioni per le aziende abruzzesi. Abbiamo già pubblicati 20 bandi, a fine anno arriveranno a 24, per circa 126 milioni di euro. Questo per dire che l'agricoltura abruzzese, in questo momento, ha opportunità di crescita, ha opportunità di sviluppo grazie al lavoro che abbiamo fatto e che faremo proiettandoci in una dimensione europea, una dimensione in agricoltura che è considerata tale a tutti i livelli. Tutti i fondi provenienti dall’Europa che abbiamo in gestione vengono spesi e vengono spesi bene attraverso procedure molto semplificate rispetto al passato”.
Il vice Presidente si è soffermato anche sui giovani che vogliono trasformare l’agricoltura nella loro traiettoria del futuro.
“La Regione Abruzzo – ha proseguito - è la terza regione in Italia che mette più risorse a disposizione per i giovani agricoltori. E soprattutto sono orgoglioso dell'ultimo bando sui giovani, relativo al primo insediamento. In meno di otto mesi non solo abbiamo approvato le graduatorie ma abbiamo erogato anche le risorse. E questa è la vera rivoluzione che c'è stata in agricoltura perché una celerità nella risposta non c'è mai stata negli anni. Grande soddisfazione, dunque, perché noi crediamo che l'agricoltura debba ripartire dai giovani e possa dare le risposte di crescita che tutti quanti ci aspettiamo”.
Le associazioni di categoria hanno confermato l’attenzione e impegno del governo regionale per difendere uno dei fiori all’occhiello del tessuto economico abruzzese. Un intenso lavoro svolto valorizzando così, anche economicamente, l’impegno e la professionalità dei produttori ma soprattutto evidenziando come, tramite sinergie e collaborazioni con le varie associazioni si riesca ad essere più presenti ed incisivi nella consapevolezza che bisogna continuare su questa traiettoria, perché molto resta da fare.
“La nostra è stata una diversa gestione dell'agricoltura abruzzese, - ha concluso Marsilio - più oculata ed efficiente che abbiamo sviluppato anche nei suoi prodotti tipici. Basta ricordare il lavoro fatto sulla Fiera internazionale del tartufo, sulla promozione dello zafferano nella Piana di Navelli e così via su tanti altri prodotti. Era giusto valorizzare la produzione di carne di pecora e di allevamenti in una regione che nella pastorizia e nell'allevamento aveva ed ha tuttora una sua forte identità culturale, e oserei dire persino antropologica. Un lavoro importante è stato fatto, oggi è stata l'occasione per tirare le somme, confrontandoci anche con le associazioni di categoria”. (REGFLASH) K.SCOLTA 231219